Siamo ad Aldridge, non lontano da Birmingham, dove il quinto ristorante migliore si guadagna questa curiosa recensione su Tripadvisor: “Potevo sentire lo Chef che urlavano e dicevano parolacce dalla cucina”.
Recensione curiosa ma non inaspettata per chi frequenta le cucine professionali, ambienti prevalentemente maschili dove puo’ capitare di sottolineare un ordine con frasi colorite.
D’altra parte, anche nella trasmissione televisiva di maggior successo, Hell’s Kitchen, il problema del turpiloquio in cucina si e’ posto.
“Il programma è trasmesso in 26 nazioni. A causa del linguaggio esplicito utilizzato da Gordon Ramsay, negli Stati Uniti, Nuova Zelanda, Canada e Svezia la trasmissione va in onda censurata: il turpiloquio è coperto dai beep o, come nel caso degli Stati Uniti, con l’ulteriore pixelizzazione del labiale. … Nella versione italiana, le parolacce dello chef e dei concorrenti vengono tradotte senza censure; per questo motivo, la messa in onda su Cielo è contraddistinta da un bollino giallo ad indicare contenuti forti. (Fonte Wikipedia)
Ma perche’ si dicono le parolacce in cucina, spesso nei momenti di maggior stress e concitazione? E soprattutto servono a qualcosa?
Una risposta almeno parziale parrebbe darla una recente ricerca scientifica. Si e’ chiesto a dei volontari di tenere una mano immersa il piu’ a lungo possibile in un contenitore con acqua e ghiaccio. I risultati hanno rivelato che chi veniva sollecitato a dire parolacce, riusciva a sopportare il dolore del congelamento per un ‘ tempo significativamente maggiore.
Per quel che riguarda la cucina, crediamo che la questione resti aperta. E in ogni caso, se un po’ di turpiloquio vi aiuta a preparare piatti succulenti, pensiamo che potrete contare sull’assoluzione totale da parte dei commensali.