Calarsi, anche solo per un giorno, nel cappello a nuvola di un vero Chef, con un’ autentica cucina professionale a disposizione e una sala apparecchiata dove ospitare i propri invitati. Questa formula che permette a chi lo desidera di farsi Chef per una sera, sta dilagando in tutto il mondo. A Milano i luoghi dove è possibile “esibirsi” sono in aumento. Ecco a voi una panoramica dei ristoranti dove è possibile mettersi alla prova.
Al Teatro 7 la formula è quella di avere una grande casa a disposizione nella quale invitare fino a 20 amici. Si cucina assistiti dagli Chef della Scuola di Cucina, che consigliano e supportano lo Chef per una Sera in tutti i passaggi. Tra applausi o fischi potrai diventare attore e protagonista, toccando con mano che cosa significa “fare il cuoco”. La cucina ha una struttura lineare con due banconi di 5 metri, uno dedicato alla cucina e l’altro alla preparazione dei piatti ed alla degustazione finale. Il locale ha un design pulito e semplice dai toni tenui, il tutto per far si che la cucina a vista diventi il punto di riferimento di tutta la scuola.
Alla Trattoria Norman in viale Tito Livio a Milano invece è iniziato tutto per caso. “Dopo il successo di una cena organizzata da un amico nel mio ristorante” racconta il proprietario Rino Lombardo, “ho decisodi aprire una volta a settimana la cucina a uno chef per passione: concorda il piatto con il team di giovani cuochi (in quattro non arrivano ai 100 anni!) e cucina con loro. Durante la cena però torna cliente”. Gli invitati devono essere almeno una decina.
Un altro luogo dove mettere alla prova le proprie capacità culinarie, assaporando dall’interno i ritmi di una cucina professionale è il ristorante I chiostri di San Barnaba, che mette a disposizione per una sera una sala riservata o la location intera, nel suggestiva atmosfera dei Chiostri rinascimentali del convento. Si cucina sotto la guida esperta dello chef, Simone Iozzo, dandovi la possibilità di preparare una perfetta cena gourmet per i vostri commensali.
Potete pensare voi alla spesa oppure ordinare e trovare già in cucina tutti gli ingredienti che servono, così come si possono richiedere uno o più camerieri extra, il lavapiatti è compreso nel prezzo.
All’ Md, Caffè e Trattoria, una volta al mese la cucina si apre ad un “cuoco non cuoco” in una serata che si chiama “Cucina sottosopra”. Si decide in anticipo il menù, si arriva il giorno stabilito e si prepara tutto al momento sotto lo sguardo dello Cuoco ufficiale della trattoria, che può consigliare, e aiutare, se proprio serve.
Al ristorantino Amici Del Liberty è possibile riservare per una sera l’intero locale, per un minimo di trenta o quaranta invitati, e cucinare per i propri amici, coadiuvati dall’intero staff.
Infine al Verger, dei fratelli Enrico e Cristiano, si può cucinare per un minimo di quindici amici, anche qui con l’aiuto dello staff che seguirà tutte le tappe, dallo studio del menù fino alla realizzazione finale. In questo caso la serata sarà allargata anche ai clienti “normali” che potranno scegliere il menù dello Chef per una notte.
Che sia per quaranta persone o per dieci, in un ristorante alla moda o in una trattoria familiare, la possibilità di di testare la propria passione in “pista”, facendo le prove per l’apertura del ristorante dei propri sogni o semplicemente mettendo in pratica le nozioni imparate in un corso di cucina, sta diventando sempre più accessibile.